VICENZA. Una spia, un agente segreto privato, un generale di corpo d’armata… insomma, uno, nessuno e centomila. Riccardo Sindoca, 49enne padovano, è stato arrestato ieri dai carabinieri, dopo che si era qualificato come “generale”, nascondendo al tempo stesso una sfilza di documenti di sedicenti organizzazioni, come “Associazione nazionale sicurezza pubblica e privata”, “Circolo di presidio dell’esercito”, “Tribunale arbitrale giudiziario europeo”, “Associazione nazionale criminologi e criminalisti”, “Polizia municipale della Repubblica dominicana”, “Corpo politico Repubblica italiana” o “Gis” e poi uniformi e placche di Nato e Onu.
Come riporta “Il Giornale di Vicenza”, Sindoca è stato trovato in possesso di una trentina di segni distintivi appartenenti a presunte forze di polizia, usati per le più variegate necessità. Nel suo passato, il 49enne ha rivestito un ruolo importante nel tentativo di golpe con l’estrema destra, avendo addirittura maturato legami con i servizi segreti. Nel 2016 voleva comprare il Vicenza calcio, fornendo appoggio ad una cordata di imprenditori. La singolare vicenda, che si è conclusa con il suo arresto, inizia il 15 febbraio, quando Sindoca si presenta in procura per chiedere informazioni su un fascicolo. Per ottenere quello che gli serviva, aveva esibito una placca dei “Corpi sanitari internazionali”, in tutto e per tutto simile a quelle dei veri agenti della polizia di Stato. Per questo il pubblico ministero lo aveva iscritto sul registro degli indagati, disponendo una perquisizione. Mercoledì pomeriggio, per una pura causalità, Sindoca è stato notato vicino all’ingresso del tribunale, e a quel punto è scattato il controllo che ha portato alla luce il tutto.