ALTAVLILLA. Aveva lasciato da sola la bambina di due anni che le era stata affidata. Pochi minuti che si sono trasformati in un incubo durato anni, perché in quel breve spazio temporale la bambina si era ustionata, riportando gravi ferite sul corpo. Lei, la babysitter distratta, è stata stangata in tribunale per omessa custodia della bimba e per aver ritardato i soccorsi, provocandole lesioni permanenti. Adesso, in base a quanto stabilito dalla prima sezione civile della Corte d’appello di Venezia, dovrà risarcirla con quasi 80 mila euro.
I fatti risalgono al 27 luglio 2007, nel quartiere di Santa Bertilla, dove all’epoca viveva la famiglia della bambina. I suoi genitori erano al lavoro ed avevano affidato la figlioletta ad una babysitter, come spesso avevano fatto in precedenza. Quel giorno, però, la ragazza uscì di casa per andare a prendere il cellulare che aveva dimenticato in macchina, lasciando da sola la bambina. In base a quanto ricostruito, la piccola si avvicinò ad un fornello acceso con un foglio di carta che prese fuoco insieme al suo vestitino. Quando la babysitter rientrò in casa, le strappò gli abiti e cercò di limitare i danni mettendole le braccia sotto l’acqua fredda. Solo dopo due ore e mezza la ragazza si decise a chiamare i soccorsi. La piccola subì ustioni molto gravi e rimase in ospedale più di un mese, fra Padova e Vicenza, subendo svariati interventi. A distanza di anni, la mobilità della mano destra è ancora compromessa.