Cinque vinte in casa, percorso netto e intonso e solo pagne sui denti in esterna. E’ il cammino insolito e incongruo dell’Orange Bassano in serie C Gold di basket. Che si spiega con l’età minima dei protagonisti (il Bassano vanta il roster più giovane d’Italia, tutti minorenni che fanno la C) e che fatalmente lontano da casa sfoggiano minor personalità.
E anche se il traguardo di partenza recitava la salvezza, ora il quintetto cittadino viaggia a un gradino dalla zona playoff e – cosa che più conta – sulle tavole del PalAngarano produce sempre un basket esplosivo ed energizzante e ad alto contenuto spettacolare. Una pallacanestro a mille all’ora in ossequio all’età da sbarbati e una sfrontatezza e una spensieratezza che incantano. Ora però è opportuno provare a cominciare a ruggire lontano dal legno della Destra Brenta (“Anche perchè è impensabile poter credere di vincere stabilmente in casa, avverte coach Papi), magari già nel complicato duello di sabato sera alle 20.30 a Caorle. Un graffio di fuorivia per iniziare a diventare grandi.