VAL LIONA. Una passione che durava da oltre venticinque anni per il parapendio, una lunga carriera che l’ha visto partecipare a numerose gare e persino fondare, nel 1995, il Volo Berico della Val Liona Club. Non uno sprovveduto quindi, eppure sarebbe stato il mancato aggancio dei cosciali dell’imbragatura a provocare la tragica caduta col parapendio di Carmine Coppola, 58enne noventano, che nel primo pomeriggio di ieri è morto a S.Germano dei Berici. L’uomo era in compagnia di un gruppo di amici e si era lanciato col parapendio attorno alle 14.30 dalla Croce del Monte Lupia, a circa 250 metri d’altezza. Ma, subito dopo il lancio, qualcosa è andato storto.
Carmine Coppola si è ritrovato a dover pilotare il parapendio in condizioni di emergenza, a causa dell’imbragatura non completamente agganciata e del distacco dalla vela. Il 58enne ha tentato un atterraggio di fortuna, una manovra durata alcuni minuti finché le braccia hanno retto il peso del corpo. Poi non ce l’ha fatta più: è precipitato nel vuoto ed è finito nella vegetazione. L’uomo è morto probabilmente sul colpo per i vari traumi, rendendo inutile l’intervento dei primi soccorritori. Carmine Coppola, originario della provincia di Avellino ma trasferitosi giovanissimo con la famiglia a Noventa, era molto conosciuto in paese essendo stato amministratore comunale e poi assessore al commercio, nonché titolare di un’attività nel settore dei marmi. Lascia la compagna e quattro figli.