BASSANO. È stata sostanzialmente accolta la richiesta del Comune di Bassano di analizzare l’ulteriore elemento di novità che si è inserito, in queste ore, nel contenzioso relativo alla costruzione della centralina idroelettrica sul fiume Brenta, a ridosso del Ponte degli Alpini. Motivo per il quale l’udienza inizialmente fissata per i primi giorni del mese di aprile è stata spostata al prossimo mese di luglio. Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma ha ritenuto fondate le motivazioni ed ha accolto il ricorso per motivi aggiuntivi, presentato dal Comune di Bassano nello scorso mese di gennaio, per l’annullamento della documentazione prodotta dalla “Società Belfiore ’90” dopo la chiusura della fase istruttoria del procedimento e per l’annullamento della concessione di una proroga alla ditta stessa per l’inizio e l’esecuzione dei lavori.
Come si ricorderà, la “Belfiore” aveva depositato presso la cancelleria del T.S.A.P., nonostante fosse già stata chiusa la fase istruttoria, nuova documentazione relativa alla fase esecutiva del progetto di realizzazione della centralina, in particolare nuovi elaborati progettuali che andrebbero a modificare notevolmente sia le premesse idrogeologiche e geotecniche originarie del progetto iniziale sia le tecniche di realizzazione. Nel frattempo è giunta la notizia della costituzione in giudizio nel procedimento anche da parte dell’Avvocatura dello Stato, a testimonianza della condivisione da parte del Ministero dei Beni Culturali delle preoccupazioni del Comune di Bassano.