ROSA’. Uno stanziamento di 180 mila euro a favore del tessuto economico cittadino. È quanto ha stabilito la Giunta comunale con l’obiettivo di dare un sostegno alle attività economiche locali in difficoltà in questi periodi di emergenza. Non un intervento finanziario a pioggia ma un sostegno diretto sulla base di precisi criteri a chi sta subendo o rischia di subire maggiormente gli effetti di questa crisi economica con contrazione di ordini e richieste di servizi, agevolando con liquidità la ripresa ed evitando ridimensionamenti.
Le misure, stabilite dall’Amministrazione comunale con risorse proprie, hanno carattere straordinario e si rivolgono ad circa 700 delle 1200 attività economiche presenti a Rosà nei settori artigianale, industriale, commerciale, turistico ma anche di servizi, di pubblici esercizi, lavoratori autonomi e liberi professionisti.
Il sostegno, che può essere cumulato con altre misure riconosciute dal Governo o altri enti, non potrà superare il limite degli aiuti de minimis (come da Regolamento Europeo del 2013). Ogni Attività economica potrà accedere al contributo per un importo pari ai 5/12 della TARI pagata nel 2019 (imponibile al netto di IVA della fattura Etra 2019) con un importo minimo fisso forfettario di 150 euro ed un massimo di 3.500 euro. Si è ritenuto di intervenire con un riconoscimento di 3 mesi della TARI per lo stop ricevuto e 2 mesi quale segno di rilancio all’attività.
Tra i criteri, oltre ad avere in Rosà la sede legale e/o operativa (escluse le attività con sede legale estera), il contributo a fondo perduto verrà assegnato a quanti, con rispettivo codice ATECO principale, dal 22 marzo a 26 aprile 2020 sono stati costretti alla sospensione (con percentuali diverse a chi ha subito lo stop totale o parziale) ed hanno un massimo di 7 addetti. Nella delibera di Giunta sono inoltre elencati i criteri di esclusione. Le richieste vanno presentate entro il 31 ottobre 2020 per via telematica.