ROANA. La mitologia è stata riscritta. Eh già, perché i Giochi di PyeongChang hanno spostato il monte Olimpo dalla Grecia a Roana ed il merito è di Nicola Tumolero. Col suo splendido bronzo sui 10 mila del pattinaggio di velocità, l’Italia ed il mondo scoprono le sue qualità. Originario di Roana, sull’Altopiano di Asiago, dalla stessa terra del mito Enrico Fabris, ha 23 anni e ha un presente e un futuro radioso davanti a sé: dopo il bronzo, ai Giochi lo rivedremo ancora impegnato nella gara ad inseguimento a squadre. Mentre tutti, come era logico, si attendevano un risultato nella mezza distanza, Nicola ha sorpreso tutti con il successo nei 10 mila, dopo una batteria sofferta, ma anche di fatto caratterizzata dall’ottima prestazione dell’avversario: è il canadese Ted-Jan Bloemen, che andrà poi a vincere l’oro con tanto di record olimpico.
Giovane dotato di una grande tecnica, con una pattinata sciolta, Tumolero non ha ancora concluso i suoi Giochi. Lo rivedremo in compagnia di altri due azzurri per l’inseguimento a squadre in programma a partire dal 18 febbraio con i quarti di finale. Il poliziotto di Roana è un ragazzo capace di abbinare sangue freddo ed umiltà, doti necessarie per il vicentino al quale sono affidate le redini del team azzurro. Proprio come accadde dodici anni fa all’ Oval Lingotto di Torino con Enrico Fabris.