ROMANO. Quello che sembrava un virus era in realtà una manomissione vera e propria. Improvvisamente il sistema informatico di un’azienda di Villorba è diventato inaccessibile, e con lui una serie di importanti informazioni aziendali. Le password non venivano più riconosciute.
Si è pensato subito ad un virus, ipotesi confermata dal tecnico a cui i titolari si sono rivolti, il romanese L.B. di 29 anni. Ma a quanto pare a creare tutto quello scompiglio era stato proprio lui, con l’obiettivo di poter emettere nuove fatture a carico dell’azienda.
Questa è la versione dell’imprenditore, che dopo avere liquidato – e denunciato – il romanese sostiene di non avere più avuto quei frequenti guai informatici. La vicenda è approdata in un’aula di tribunale, dove il procedimento prenderà la svolta decisiva una volta ascoltato il perito incaricato dal giudice.