SCHIO. Si inaugura sabato 19 maggio 2018 alle 17.30 a Palazzo Fogazzaro la mostra “La Grande Guerra a Schio e il suo epilogo”. Si tratta di materiali che Guido Cibin ha raccolto durante la guerra: cartografia, mostrine e distintivi militari italiani e austriaci descritti grazie alla consulenza dei signori Fabio Fabris e Gianni Periz, gli avvisi dell’amministrazione comunale che insieme formano un racconto delle difficoltà della guerra e del tentativo dell’amministrazione locale di farvi fronte, documenti di propaganda, di assistenza ( come le tessere per ritirare i generi alimentari di prima necessità).
Anche documenti di salvaguardia delle opere d’arte, in primis la pala di San Francesco, poiché fra gli svariati incarichi di Guido Cibin vi c’era anche quello Ispettore Onorario alle belle arti
Nato a Oderzo nel 1860 e trasferitosi giovanissimo a Schio, Guido Cibin fu un erudito dalla mentalità enciclopedica, studioso di svariate discipline: dall’archeologia alla letteratura, dalla storia alla numismatica, dalla botanica, alla mineralogia.
Cibin tenne un Diario del periodo di guerra, e ne redasse un estratto, esposto in questa mostra, centrata in special modo sulla questione della salvaguardia delle opere d’arte durante il conflitto, ma che poi per sua stessa ammissione, abbraccia numerosi altri aspetti della vita di quegli anni.
Proprio i brani del Diario, nelle varie sezioni della mostra, raccontano gli oggetti da lui stesso raccolti.
La mostra resterà aperta fino al 29 luglio con apertura il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30