Un artista, la sua malattia, la voglia di sorridere alla vita grazie a una mostra delle sue opere, un libro che racconta la sua arte e le sue radici e una raccolta fondi promossa per renderne possibile la pubblicazione. È la sfida di Daniele Marcon, pittore di Marostica (Vicenza) che continua a produrre e ad esprimersi sulle tele, con rinnovata e sorprendente energia creativa, nonostante sia malato di S.L.A.
Dal 9 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022 gli spazi espositivi di The Bank Contemporary Art Collection (via Orazio Marinali 52, Bassano del Grappa, Vicenza) ospiteranno la temporanea “La gioia di vivere”, una personale firmata da Marcon.
Nella mostra, a cura di Sofia Marcon (figlia dell’artista), saranno esposte una cinquantina di opere, realizzate in acrilico su tela grezza di lino, tutte di grandi dimensioni, dipinte dall’autore negli ultimi due anni.
Nell’occasione, è stato ideato un progetto che ha bisogno dell’aiuto di tutti per potersi realizzare.
Si tratta di un libro che illustra e che spiega come e da dove nascono le tele dell’artista: a tale scopo è stata promossa un’azione di crowdfunding finalizzata alla sua pubblicazione.
Per Daniele Marcon la raccolta fondi per la stampa del volume rappresenta la realizzazione “del racconto dell’arte nel viaggio della vita: la gioia di una quotidianità che si fa luce e colore”.
In un momento in cui la vita dell’artista è così complicata, a causa della malattia, è certamente sorprendente la serenità espressiva delle sue creazioni, la vivacità del colore, l’armonia e la vitalità che le tele sono capaci di sprigionare.
Tra le pagine del libro trovano posto bellissime fotografie di viaggio. Si approda in un angolo di mondo molto caro all’artista: l’India. Paese al quale Marcon guarda non solo per trarre personale ispirazione ma al quale rivolgere concreto aiuto grazie a questo progetto di raccolta fondi.
Perché “la vita non è una lotta, è un dono. Vivere è gioia profonda, se alla vita stessa concediamo il tempo di farsi osservare nella sua bellezza che, ai nostri occhi, strato dopo strato, si rivela, cambia e si rinnova ogni istante” racconta l’artista.
“Per realizzare il progetto – spiega la curatrice, Sofia Marcon – dobbiamo confermare la stampa di almeno 400 copie. I soldi raccolti verranno utilizzati per coprire le spese. Ogni euro raccolto in più verrà invece donato ad un’associazione particolarmente cara all’artista, Mancikalalu Onlus (www.mancikalalu.org). Si occupa di bambini orfani, con bisogni speciali, ragazzi in situazione di povertà e vulnerabilità in India. In particolare, l’associazione opera affinché questi ragazzi possano accedere all’istruzione come strumento di riscatto sociale. Se riusciremo a superare l’ordine delle 400 copie potremo abbattere diversi costi di produzione e tutto il ricavato verrà devoluto a Mancikalalu Onlus”.
A partire dagli anni Ottanta Daniele Marcon (Marostica, 1965) muove la sua ricerca verso un preciso percorso creativo, frequentando l’Istituto d’Arte di Nove e apprezzando in particolare l’espressionismo Vangoghiano. Negli anni la sua ricerca si sposta verso l’approfondimento delle tematiche espressive legate alla cultura papua, alle civiltà orientali e ai primitivi, sviluppando un’arte materica che trova il proprio centro negli oggetti vissuti, lavorati dal tempo e dall’uomo, ma che mantiene sempre una profonda matrice coloristica e formale di ispirazione Novecentesca, tendente alla sintesi e all’astrazione e vicina agli insegnamenti di Mondrian, Rothko e Kandinskij.
Per Daniele Marcon la pittura è elemento sacro e imprescindibile dalla vita che, come dichiara l’artista stesso, a volte… non è facile.
L’artista nel 2008 purtroppo si ammala di S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica, malattia neurodegenerativa progressiva dell’età adulta, determinata dalla perdita dei motoneuroni spinali, bulbari e corticali, che conduce alla paralisi dei muscoli volontari fino a coinvolgere anche quelli respiratori), malattia che lo porta ad affrontare sfide sempre più difficili e impegnative, nelle quali però l’autore dimostra forza e fermezza.
Marcon affronta anche numerosi problemi legati alla mera concretezza del dipingere, trovando comunque nuovi modi di esprimere sé stesso e la propria pittura. Tanto che negli ultimi anni le sue opere si distinguono per una rinnovata relazione con il colore, carica di gioia e di vivacità espressiva.
Info sul progetto: https://www.produzionidalbasso.com/project/gioia-di-vivere-daniele-marcon-quando-la-pittura-e-voce-1/
Per info su come contribuire alla raccolta fondi per la stampa del libro d’arte di Daniele Marcon: marcon.arte@gmail.com