MUSSOLENTE. Un week-end all’insegna della commozione e del ricordo. E’ quello che si è appena concluso a Mussolente, dove l’amministrazione comunale per il secondo anno consecutivo si è fatta promotrice di alcune iniziative per celebrare l’anniversario della strage compiuta dalle truppe napoleoniche guidata dal Generale André Massena proprio a Mussolente nei pressi della villa Soderini Drigo sul Monte del Supplicio.
Ricorreva lo scorso 2 febbraio il 221mo anniversario di quella strage, avvenuta nel 1797, durante la Campagna d’Italia, quando cinque contadini (Orso Baldissera di anni 33, Giuseppe Fontana, 34, Francesco Guadagnin, 60, Andrea Polo, 48, e il figlio Sgualdo appena diciottenne) – quattro misquilesi ed uno di Romano d’Ezzelino – furono giustiziati dai francesi perché volevano difendere le loro case.
Una storia quasi sconosciuta che prima l’associazione Vita Nova ed ora l’amministrazione comunale di Mussolente, assieme al “Comitato per le celebrazioni storiche della Milizia Veneta” e l’associazione “Croce reale – Rinnovamento nella tradizione” sta cercando di promuovere per diffonderne la conoscenza, soprattutto tra i misquilesi.
Giovedì 1 febbraio in sala consiliare del Comune di Mussolente si è tenuto l’incontro pubblico su “Le insorgenze nelle Venezie” con il dottor Michele Brunelli e con Ettore Beggiato autore di “1809: l’insorgenza veneta”.
Sabato 3 febbraio si è tenuta la commemorazione dell’eccidio con una Messa celebrata da monsignor Manuel Fabris presso il Santuario Madonna dell’Acqua a Mussolente, alla quale è seguita una sfilata storica con delegazioni del I° Reggimento Veneto Real e degli Schutzen tirolesi.
“Continuiamo con questi appuntamenti a ricordare una storia poco nota tra i cittadini di Mussolente. Celebrare l’anniversario della strage del 2 febbraio del 1797 è l’occasione per rendere onore a tutti i caduti, di tutte le guerre e di tutte le bandiere – ha ricordato l’assessore alla cultura, Gianluca Donanzan -. Abbiamo intenzione di realizzare, in collaborazione con gli storici, un opuscolo informativo da consegnare agli alunni delle scuole elementari e medie per far loro conoscere quella storia che è costata la vita a quattro persone e, indirettamente, la storia del popolo venete e le sue origini“.