GAMBUGLIANO. È accusato di aver agito da tramite su internet per raccogliere soldi da spedire ai combattenti in patria, legati a cellule di Al-Nusra. Un operaio siriano, Manaf Khalifeh di 31 anni, si è visto perquisire la propria abitazione da tre pattuglie della guardia di finanza che ieri hanno bussato alla porta della palazzina sui colli di Gambugliano, dove da qualche tempo vive con la famiglia. Come riporta “Il Giornale di Vicenza”, gli inquirenti sono convinti che il 31enne avrebbe fatto parte, con un ruolo centrale, di un’associazione a delinquere per finanziare gruppi terroristici di natura islamica.
Khalifeh ha negato qualunque contatto con ambienti terroristici ma le fiamme gialle di Vicenza, su input della Direzione distrettuale antimafia di Brescia, gli hanno sequestrato documenti e materiale informatico. L’indagine, denominata Foreign Fighters, ha portato ieri ad arrestare 14 persone fra la Lombardia e la Sardegna. Guardia di finanza e polizia hanno compiuto migliaia di intercettazioni telefoniche e telematiche, che hanno consentito loro di tracciare un quadro preciso dei contatti fra gli indagati. E, fra di loro, è spuntato anche Khalifeh, il cui nome è emerso più volte nel corso delle indagini. L’operaio, in base alle prime indiscrezioni, non si sarebbe occupato direttamente della spedizione delle somme in patria, ma avrebbe partecipato alla raccolta, attraverso connazionali, dei soldi da destinare alla lotta al governo. Il suo ruolo sarebbe stato quello di tenere in contatto i connazionali disseminati non solamente in Italia, ma anche in altri Paesi europei.