Sono stati restaurati con un’opera attenta e paziente di ripristino i cannoni già presenti dal 1962 al Sacrario Militare di SS. Trinità a Schio. Si tratta di due obici 75/13 mod 911 e due cannoni 75/27 mod 911 risalenti alla Prima Guerra Mondiale.
Il sindaco Valter Orsi ha ringraziato i fanti di Schio, che hanno promosso il restauro per rendere ancor più solenne e accogliente un luogo sacro che ospita 5000 salme della Prima Guerra Mondiale e circa 300 tra caduti scomparsi e della Resistenza della Seconda Guerra Mondiale.
Molte sono le persone che arrivano a Schio in cerca di parenti morti nei conflitti. I lavori, sostenuti anche dal Comune di Schio, hanno trovato nel loro percorso molte valide e preziose collaborazioni, come quella della ditta Rossi Tre di Seghe di Velo d’Astico e il Museo delle Forze Armate di Montecchio Maggiore.
Le parti in metallo sono state carteggiate e sabbiate per liberarle dalla ruggine, in alcuni tratti molto profonda, quindi verniciate con lo stesso tipo di colore indicato dalle Forze Armate. Analogamente si è proceduto per le ruote in legno e le razze: sapienti artigiani depositari di tecniche antiche hanno fatto in modo di recuperare disegni originali trattando il legno in modo da non renderlo soggetto a degrado. Ma sono state utilizzate anche tecniche innovative come il 3D.
“L’idea di sistemare questi reperti storici covava da tempo tra i volontari che tengono aperto questo sito alla domenica” ha spiegato Cappellotto “e l’occasione del Centenario l’ha consolidata. Non è stato facile rispettare con rigore storico il ripristino di questi pezzi di artiglieria ma abbiamo perseguito con tenacia e passione i nostri intenti”.