La denuncia sporta da un ultrasettantenne di Monticello Conte Otto ha permesso ai carabinieri di individuare R.M. classe 1988, originaria di Trento, di etnia Sinti, già gravata da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, e a denunciarla per “furto con destrezza”.
L’uomo si trovava in giardino quando si è sentito chiamare per nome da una donna: “Vieni che parliamo un po’, è da tanto che non ci vediamo per colpa di questo Covid…vieni in macchina con me, ma non dire nulla a tua moglie…”.
Ha accettato l’invito e si è seduto in auto. Sono andati al parcheggio di via Don Luigi Sturzo, nei pressi della piscina comunale. Dopo pochi minuti la donna lo ha congedato e lui è tornato a casa, raccontando tutto alla moglie.
A quel punto si è accorto di non avere più né la collana d’oro con crocifisso e né il bracciale d’oro. La ladra, nel salutarlo, gli aveva passato un braccio intorno al collo e poi gli aveva tenuto la mano, sfilandogli in quel frangente i suoi averi del valore di circa 3.000 euro.
I carabinieri sono riusciti a scoprire l’autrice del furto “con la tecnica dell’abbraccio” e a denunciarla.