ROSSANO. La Guardia di Finanza ha messo i sigilli a un laboratorio artigianale di Rossano, operante nella lavorazione di sacchetti in tela per prodotti calzaturieri e di pelletteria.
A gestirlo era L.X., 36enne cinese. Sono stati trovati 24 lavoratori di nazionalità cinese, di cui sette impiegati “in nero”. Tre di loro erano privi del permesso di soggiorno.
Parte del laboratorio era stato riadattato a dormitorio, con sette posti letti ricavati mediante la suddivisione dello spazio con cartongesso e servizi igienici in cattive condizioni di pulizia.
Sono state constatate numerose violazioni del testo unico per la salute e sicurezza sul lavoro; anche il sistema di riscaldamento e la cucina sono stati riscontrati non a norma. Il titolare è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Vicenza. I tre lavoratori privi di permesso di soggiorno sono stati denunciati. Inoltre, è stato emesso un provvedimento amministrativo di sospensione imprenditoriale dell’attività.
Verranno impartite anche sanzioni amministrative per l’impiego dei lavoratori “in nero” per 30.000 euro.