Nell’ambito di un’indagine nei confronti di un’impresa di autotrasporti di Padova, la Guardia di Finanza ha sequestrato valori e beni per un milione e trecentomila euro.
Le indagini hanno fatto emergere un’associazione responsabile di bancarotta fraudolenta nonché di un vasto sistema di frode basato sull’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
La società amministrata dai principali indagati (le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria sono complessivamente otto) ha conseguito un ingente risparmio sulle imposte e sul costo del personale, mediante un’artificiosa costituzione di società intestate a prestanome le quali, dopo aver solo formalmente assunto dipendenti e aver fatturato le prestazioni di trasporto e logistica senza versarne le relative imposte, cessavano la loro attività per essere poste in liquidazione e quindi fallire.
L’esecuzione del provvedimento emesso dall’Autorità giudiziaria padovana ha consentito di sequestrare i proventi della frode fiscale, individuati nei saldi di dodici rapporti bancari e di conto corrente per un valore complessivo di 1.010.447 euro nonché in cinque immobili (tra i quali alcuni agrumeti) per un valore stimato di 314.830 euro, ubicati nella provincia di Messina e intestati a due degli otto indagati.