TEZZE SUL BRENTA. Le prime informazioni, fornite dalla vittima stessa, raccontavano di un uomo di colore che, sorprendendola alle spalle, l’aveva colpita con un fendente al fianco sinistro. a Stroppari, in un campo delimitato da una recinzione, viene rinvenuto un coltello da cucina sporco di sangue, vicino a dei guanti monouso e alla custodia del coltello, nuova, che denota un acquisto recentissimo.
I carabinieri individuano la ferramenta dove è avvenuto l’acquisto e le immagini della videosorveglianza interna rivelano che la compravendita è stata effettuata dalla vittima stessa, la sessantenne ferita, circa 30 minuti prima della denunciata aggressione. Altri investigatori nel frattempo sentono i familiari e conoscenti vari, alla ricerca di elementi di indagine. Si inizia a parlare di 30mila euro spariti dal bilancio familiare. Intanto la donna, in ospedale, racconta ad un militare dell’Arma una nuova versione dei fatti, chiaramente in contrasto con quella fornita poco prima.
Dietro l’incalzare delle domande scoppia in un pianto dirotto e racconta di aver prestato 30mila euro ad una coppia di coniugi amici di famiglia, perché le avevano raccontato di essere in difficoltà economiche. Con il tempo i soldi non sono stati restituiti e i familiari di lei hanno iniziato a chiederle che fine avessero fatto. E così ieri, dopo l’ennesimo tentativo di farsi restituire i soldi risultato vano, ha deciso di inscenare l’aggressione, infliggendosi una ferita al ventre, fortunatamente non grave. Se per attirare l’attenzione o per simulare una rapina, questo ancora non è stato chiarito. Le indagini continuano. La donna è stata comunque deferita in stato di libertà all’A.G. per simulazione di reato e procurato allarme.