AGORDO/ROSA’. Sono trascorsi tre anni ma per i familiari di Luciano Bizzotto arrendersi alla sua scomparsa è impossibile. Anche quest’estate, per tenere acceso il lume della speranza, nell’Agordino sono comparsi i volantini segnaletici con fotografie, i dati e la descrizione dell’abbigliamento del cinquantacinquenne di Rosà, inoltratosi in valle di Gares il 6 agosto del 2015 e mai più ritrovato.
Un’escursione terminata nel nulla, un mistero che neppure una imponente mobilitazione di uomini e mezzi è servita a dissipare.
D’estate le valli dell’Agordino vengono frequentate da molti appassionati della montagna, la speranza è che nei ghiaioni o negli anfratti di queste valli qualcuno possa intercettare un indizio riconducibile a Luciano, e dare finalmente alla sua famiglia una qualsiasi consapevolezza su quello che è stato il suo destino.