ROMANO D’EZZELINO. Tre anni fa era stato già condannato per l’omicidio di Aldo Gualtieri. Allora Manuel Palazzo, asolano di 29 anni, uccise e dette alle fiamme il cadavere dell’uomo, barbaramente freddato a Romano d’Ezzelino e bruciato in una zona boschiva dietro il tempio canoviano di Possagno. Ma non solo. Su Palazzo pendeva anche l’accusa per una rapina, con tanto di sonnifero disciolto in una birra offerta alla vittima. E così, dopo la condanna in appello a 16 anni ed otto mesi di carcere per il “delitto di Possagno”, ora arriva anche la sentenza, pesante e definitiva, della Cassazione in merito all’altro reato.
La suprema corte ha infatti respinto il ricorso di Palazzo contro la condanna a tre anni che gli era stata inflitta in primo grado e confermata in appello per la rapina ai danni di un suo conoscente. La vittima, J.M., venne prima stordita e poi derubata in casa. Stiamo parlando di una rapina avvenuta nel marzo del 2008 a Nervesa.
Come tristemente noto, per l’atroce delitto di Aldo Gualtieri fu condannata anche la donna con la quale Manuel Palazzo aveva una relazione, Lucia Lo Gatto. Secondo l’accusa i due uccisero la vittima, allora convivente con Lucia Lo Gatto, perché si frapponeva al loro progetto d’amore. Adesso, alla pena di 16 anni ed otto mesi, si è dunque aggiunta quella per la rapina.