ROSA’. Sabato 10 marzo scadono i termini per assolvere l’obbligo vaccinale per i figli iscritti agli asili nido, alle scuole materne e dell’obbligo. Per i piccoli di nido e infanzia il rispetto della legge costituisce condizione necessaria e vincolante per accedere al servizio. Per le scuole dell’obbligo è prevista invece una sanzione amministrativa.
Su questo punto la Giunta comunale, riunitasi mercoledì 14 febbraio, ha espresso il suo appoggio alla decisione presa ad unanimità dalla Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 7 Pedemontana per chiedere al Parlamento una proroga dei termini previsti nelle disposizioni transitorie della Legge. L’indirizzo preso poggia sulla consapevolezza della necessità di dare una continuità alla proposta educativa agli iscritti senza l’interruzione del servizio.
«Non siamo contrari ai vaccini, anzi – spiega il sindaco, Paolo Bordignon – ma all’imposizione ed obbligatorietà fissata in questa prassi. Il Veneto in questi anni si è mosso con costanza ed attenzione con precise campagne informative e questa scelta ha dato ragione. Lo stesso abbiamo fatto anche a Rosà.
Molte famiglie si sono rivolte a noi Amministratori per chiedere una proroga, così da far terminare l’anno scolastico ai loro piccoli della materna ed asilo. Una proroga votata da tutti i sindaci dell’Ulss 7 e che ha trovato in Giunta il totale appoggio».