BASSANO. È finito in tribunale con un’accusa infamante, lo stupro di una collega in uno dei locali della mensa dell’ospedale San Bassiano.
Per questo è stato condannato a cinque anni di reclusione per violenza sessuale aggravata A.P., 36 anni, di Segusino, all’epoca dei fatti addetto alla ristorazione interna dell’ospedale, così come la vicentina di 37 anni, che da lui prendeva ordini, vittima delle sue attenzioni.
Nell’estate del 2016 avvenne lo stupro, due mesi dopo un secondo episodio di minore gravità, si trattò infatti di palpeggiamenti. La donna trovò il coraggio di denunciarlo e di trascinarlo nelle aule della Giustizia. Ieri ha ottenuto una prima parte del risarcimento danni, 30 mila euro.
Il trevigiano, dal canto suo, asserisce che quel rapporto era consensuale, tesi che sosterrà anche in Appello.